25.07.2020 – Blog / Casa plurifamiliare, casa unifamiliare

Come lavare correttamente le mascherine in tessuto

Scopo delle mascherine di protezione

Quando in Svizzera non era stato ancora introdotto l’obbligo di indossare la mascherina, si vedevano i primi pendolari indossare mascherine monouso o mascherine in tessuto di produzione propria per proteggersi dal Coronavirus. Poiché per molto tempo non sono state disponibili mascherine igieniche per l’uso giornaliero in quantità sufficiente, la Confederazione ha evitato a lungo un’ordinanza per rendere obbligatorie le mascherine di protezione. Dal 6 luglio 2020, vige un obbligo generalizzato di indossare la mascherina sui mezzi di trasporto pubblici della Svizzera, perché nel frattempo sono disponibili mascherine igieniche a sufficienza per l’uso giornaliero.

La mascherina più idonea

Ora, in tram, in autobus e in treno si vedono le tipologie più disparate di coperture per il viso. Da una parte, vengono naturalmente indossate le mascherine monouso già citate. Tuttavia, sono frequenti anche mascherine in tessuto fai da te o acquistate, visiere in plexiglas e sciarpe fresche di bucato indossate in modo da coprire bocca e naso. Chi non indossa la mascherina viene visto con diffidenza dagli altri passeggeri e può essere invitato dal personale addetto alla sicurezza a lasciare il mezzo di trasporto.

Se si tratta di scegliere tra mascherina in tessuto e mascherina monouso, spesso viene preferita la mascherina in tessuto. Molti le trovano più belle, si possono abbinare ad altri capi di abbigliamento e si producono meno rifiuti. Ciononostante, le mascherine in tessuto proteggono adeguatamente come le tradizionali mascherine igieniche monouso? E come si lavano correttamente in lavatrice?

Anche le mascherine in tessuto sono utili. Come nel caso delle mascherine chirurgiche, proteggono soprattutto chi si trova intorno trattenendo le goccioline (droplets) che si diffondono mentre si parla, si tossisce o si starnutisce. In misura ridotta, offrono anche una certa protezione per se stessi bloccando le particelle più grandi. Per questa ragione, la mascherina dovrebbe essere di un tessuto quanto più possibile sottile, perché soltanto le goccioline più piccole possano penetrare attraverso le maglie fini. È peraltro importante che il tessuto sia traspirante, ben aderente e soprattutto lavabile alle alte temperature – caratteristiche tipiche del cotone.

Vantaggi delle mascherine in tessuto

Oltre al già citato aspetto estetico, le mascherine in tessuto sono anche piacevoli da indossare e, con il passare del tempo, sono più convenienti rispetto alle mascherine monouso da sostituire di continuo. Le mascherine in tessuto riciclabili, inoltre, sono un prodotto “zero waste”. Dall’inizio della pandemia sono state trovate sempre più mascherine monouso abbandonate sulle spiagge o tra i cespugli. Le mascherine si scompongono lentamente in microplastica estremamente nociva per gli animali, che la assumono insieme al cibo. Invece, utilizzando le mascherine respiratorie in tessuto non solo non si produce spazzatura, ma vengono meno anche la produzione e il trasporto delle mascherine monouso, motivo per cui le mascherine in tessuto sono decisamente più sostenibili.

Uso appropriato

Il fattore principale ai fini dell’efficacia di una mascherina è l’utilizzo professionale, e dunque anche il corretto lavaggio in lavatrice.

In linea di principio, vi sono tre regole di comportamento importanti nell’uso delle mascherine:

  • prima di indossare e togliere la mascherina si devono lavare o igienizzare le mani, per evitare di passare alla mascherina eventuali virus presenti sulle mani.
  • Per indossare o togliere la mascherina si dovrebbe tenerla esclusivamente dalla parte esterna degli elastici. Se la mascherina presenta un ferretto nella parte superiore, questo dovrebbe essere leggermente piegato e adattato alla forma del viso.
  • Un volta indossata, la mascherina non dovrebbe più essere toccata, altrimenti i virus potrebbero essere trasmessi al viso attraverso le mani.

Pulizia e igienizzazione della mascherina di protezione

Scelta della temperatura corretta per il ciclo di lavaggio

Tutte le mascherine in tessuto dovrebbero essere lavate prima del primo impiego e, se possibile, dopo ogni ulteriore utilizzo. In ogni caso, la mascherina deve essere lavata se, dopo l’uso, è umida a causa del respiro.

Scelta della temperatura corretta per il ciclo di lavaggio

Il Covid-19 è termosensibile e non sopravvive a partire da una temperatura di 59 °C. Anche le sostanze che sciolgono i grassi sono in grado di distruggere la superficie del virus.

Un’alternativa per eliminare i germi dalle mascherine in tessuto è anche riscaldarle in forno o nel forno a microonde oppure scaldarle con il ferro da stiro molto caldo. Uno degli svantaggi è il rischio di danneggiare il tessuto con il calore. L’alternativa più facile e sicura, suggerita anche dagli organi ufficiali, è il lavaggio della mascherina in lavatrice.

Lavaggio in lavatrice

Perché sia pulita e igienizzata per l’uso successivo, la mascherina deve essere lavata in modo corretto. A questo scopo occorre attenersi ai seguenti punti:

  • se la mascherina ha un ferretto per adattarla al viso, quest’ultimo dovrebbe essere rimosso prima del lavaggio, se possibile. Altrimenti si può lavare la mascherina in un sacchetto per la biancheria, in modo tale che il ferretto non possa danneggiare altri capi di abbigliamento.
  • Si dovrebbero lavare le mascherine in lavatrice ad almeno 60 °C per distruggere eventuali virus. In questo caso andrebbe selezionato il programma standard e non il programma Eco, perché nei programmi Eco la temperatura di lavaggio è solitamente troppo bassa.
  • Si può usare un normale detersivo per tutti i tipi di bucato (oppure detersivo fatto in casa a base di carbonato di sodio).
  • In linea di massima, non è necessaria una disinfezione supplementare. Nel caso in cui si volesse comunque igienizzare ulteriormente la mascherina, ad esempio dopo il contatto con un paziente dichiarato positivo al Coronavirus, la si può lavare in lavatrice anche a 90 °C con candeggina a base di ossigeno. Questa è più ecologica rispetto a un igienizzante e ha la stessa efficacia sulle mascherine.
  • Dopo il lavaggio si dovrebbero anche mettere le mascherine nell’asciugatrice, alla temperatura più elevata consentita per il tessuto. Se non si possiede un’asciugatrice, si dovrebbe stendere la mascherina all’aperto per farla asciugare. L’irraggiamento solare e gli spostamenti d’aria asciugano le mascherine perfettamente e in breve tempo.

Ayla Martis